Indagate dalla procura di Firenze 12 persone con l'accusa di avere fatto circolare una ventina di carri ferroviari destinati alla rottamazione. Un pericolo scampato per poco, visto che i precedenti controlli erano stati svolti irregolarmente.
Secondo il pm Christine von Borries, che ha coordinato l'inchiesta della Polizia ferroviaria, i convogli destinati alla rottamazione, invece di essere smantellati erano venduti a una ditta e rimessi sui binari. Questo era possibile grazie ai falsi verbali di demolizione e alla falsificazioni dei libretti di circolazione.
Attraverso i finti documenti, redatti dai tecnici di Trenitalia, i carri venivano comprati dalla ditta, attraverso l'azienda che avrebbe dovuto eseguire la rottamazione. Tra gli indagati, dipendenti del gruppo Fs (Ferrovie dello Stato è tra le parti offese) e titolari di ditte. Al momento non risulterebbe che i carri finiti al centro dell'indagine siano stati coinvolti in incidenti ferroviari.
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